domenica 21 ottobre 2007

Glenn Vs Bach: una partita (tutta da vedere)

Per chi se li è persi, perchè non li perda.(punto).
Di fronte all'arte di Glenn Gould è ammesso solo un silenzio attento.
Qui ogni nota di bach trasuda emozione e rivelazione.

Partita no.2 (estratto dal documentario)


Partita no.6 in Mi minore (part1)

mercoledì 3 ottobre 2007

Milanoschi Vs Romanovsky


Oggi ho suonato con il camus per la diretta di Rossoalicetv a Milano, giusto per dare un po' di numeri: 300km in auto e un'ora di musica per il pubblico cibernetico. Bellissimi gli JungleStudios ai Navigli, simpatici i fonici....certo però che suonare senza un pubblico reale, è davvero straniante! Impossibile captare istantaneamente il feedback della platea, entrare in contatto con chi dall'altro lato dell'LCD osserva lo spettacolo...mah.

Ci ho pensato un po' su, e giustappunto in serata ho fatto una capatina al concerto del pianista Alexander Romanovsky. Beh ragazzi, 'sto pischello ucraino è proprio un talento della natura. Che musicalità! E ha solo 23 anni: pubblico in delirio, tre bis, applausi strappati all'agricoltura...

E pensare che fior fior di giornalisti nostrani perdono inchiostro e dignità per tessere le lodi di pianisti non più enfant e giammai prodige (non faccio nomi: g.....ni al..vi). Ergo, dopo questa indimenticabile recital pianistico ribadisco che le recensioni, le spiegazioni tecniche, le giustificazioni stilistiche servono per difendere chi, pur non essendo "bravo", vuole o cerca di passare per tale.

Il bravo musicista (il giovane Romanovsky) crea emozioni, punto. Sei lì in platea che ascolti, osservi e non credi ai tuoi occhi e alle tue orecchie, ti emozioni, applaudi. E' così che doveva andare e così infatti è andata.

Applaudono tutti, pianisti presenti compresi: esaltati, sconsolati, nascosti tra le poltrone dell'auditorium, già post-venticinquenni, da oggi in cerca di una nuova professione, o di concerti per pubblico virtuale.
E fu sera e fu mattina: 4 ottobre.

Alexandrovsky da Parmaburgo