Oggi non mi sono alzato con la voglia di produrre moralismo, ma avverto come necessario e impellente scrivervi dieci righe dopo l'ascolto/visione di quattro/cinque brani del pianista Giovanni Allevi su youTube. Perchè tutto ciò?
Così. Ho visto i video giusto per farmi un'idea.
Giusto perché sono un pianista anch'io, e quindi...
Giusto perché non passa giorno che un amico amica qualsivoglia-essere-pensante non mi tiri fuori dal cilindro 'sto nome sonante, stra-infarcito di lodi e meriti ineffabili.
Perché allora non provare a fare chiarezza su questo Indy Viduo, ormai - a detta di "tutti" - distante un tiro di sasso dall'Olimpo della Musica, dove pare sia quasi pronta per lui una camera d'onore, con dirimpettai del calibro di Brahms e Debussy?
Sarò breve (...), ma soprattutto fornirò in questa sede alcuni antidoti pratici spero utili per delimitare la vostra allevite.
PROLEGOMENI_A fine marzo il capelluto pianista Allevi ha fatto tappa in quel di Parma, tenendo una conferenza nientemeno che alla sede dell'Università (la mattina dopo il concerto tenuto all'Auditorium Paganini). Cosa c'è di male? Nulla, se non fosse che mai così tanti sforzi economici e mediatici siano stati elargiti in passato per alcuni illustri artisti del calibro di Pierre Boulez o, per rimanere in ambito jazzistico, dei pianisti John Taylor, Misha Alperin (e anche del percussionista Pierre Favre, famosi in tutto il mondo per i dischi pubblicati dalla ECM), tenutisi in questi anni proprio nella città del buon salume (e, dicono alcuni, del buon governo o, similarmente, delle rotonde). Ma torniamo al virus.
PROBLEMATA_Giovanni Allevi è un buonissimo pianista, questo è fuor di dubbio: tecnica precisa, ottima padronanza dello strumento, buona musicalità. Il punto, però, non è questo.
Perché nel mondo ci sono non meno di tre/quattromila ottimi pianisti. Il punto è che - sempre a mio avviso - l'arte di questo simpatico giovanottone si esaurisce nella sua - molto valida, ma non poi così sopraffina - perizia tecnica.
Maggior pregio e peggior difetto di questo ragazzo coincidono: technical or not technical? this is the problem(ata).
ETICA EST_Allevi si presenta come un pianista di jazz. I suoi brani suonano più o meno come canzoni di musica leggera italiana - melodia alla mano destra e accompagnamento alla sinistra - decisamente molto orecchiabili e decorati qua e là da shvolazzanti orpelli (arabeschi, arpeggi). Un altro esemplare nostrano, anch'egli luminare della RMS (Régia Musica Spensierata), è il geniale Ludovico Einaudi, di cui basterebbe osservare la prima pagina di una qualsiasi delle sue partiture (Edizioni Ricordi) per comprenderne la reale statura intellettuale, e quindi della bolla mediatica che lo agghinda. Einaudi? Vogliamo Giulio!
ETICA OVEST_Quella del tastista di Ascoli Piceno è decisamente retorica, e secondo il mio modesto parere, tremendamente barocca. E' la sagra della reificazione, dello svuotamento compiaciuto di linee e tecnicismi estrapolati da linguaggi musicali che all'origine sortivano ben più elevati risultati, sia espressivi sia musicali.
CON CLUSIONE_A mio avviso nel fenomeno Allevi c'è poco contenuto artistico, media bravura, troppo marketing. Non è che uno debba per forza raggiungere Beethoven per non ricevere critche, qui il problema è che si vuole far credere al pubblico medio (ahimè spesso privo di apparati critici adeguati) che questa musica reazionaria e suonata in stile post-romantico e un po' jazzato, sia non solo musica contemporanea, ma addiritura la migliore in circolazione, quando in realtà con Allevi non siamo nè di fronte ad un jazzista, men che meno di fronte ad un musicista di musica contemporanea. Con tutto il rispetto per la direzione intrapresa da questo pianista, il suo pianismo rientra e resta nello stile dell'intrattenimento semplice (il famoso easy listening), ben occultato da buone capacità tecniche, melodie stile morricone e un pizzico di ironia che in questi casi salda il tutto.
E il povero appassionato di musica? Andrà nel negozietto di fiducia a comprare in buona fede Joy o No Concept di Allevi, privandosi così di un cd di piano solo di Keith Jarrett (Vienna Concert, Paris Concert, La Scala, Koln Concert, giusto per citare quattro capolavori) o di Live in Tokyo di Brad Mehldau. Risultato? Dopo aver saturato i canali della musica pop e rock, i cialtroni cominciano a far carriera anche nel jazz e nella classica, abbassando così il livello culturale non solo di chi la musica la ascolta, ma anche di chi si impegna a suonarla. Se sette anni fa un 18tenne come me ha potuto ascoltare (e ancora ascolta) con rispetto i dischi di Jarrett, oggi un novello musicista che seguisse le campane della pubblicità prenderebbe (e forse già prende) come proprio vate(r) un Allevi qualunque, assurgendolo a modello di pianismo artistico. Come si chiama questo? In due parole: delitto culturale.
Alla luce di queste mie personali considerazioni, cos'è che manca al fruitore medio per poter esprimere un giudizio realmente personale su un pianista compositore esecutore, al netto degli indottrinamenti pubblicitari? Orbene signori, manca il confronto.
CON FRONTI(1)_Allevi afferma di suonare del jazz e di comporre musica "contemporanea": ma siamo sicuri di sapere di cosa si sta parlando? Conosciamo altri pianisti jazz? E compositori di musica contemporanea?
Confidando allora nel grande potere comunicativo della Musica, andiamo ora ad ascoltarci mezzo chilo di buon pianismo jazz, o se si vuole, di Musica con la M e la Q maiuscola.
Seguono tre esempi di Keith Jarrett e uno di Brad Mehldau.
CON FRONTI(2)_Sorpresi? Per concludere, ecco qui tre gemme di "musica contemporanea", ma quella vera: di Gyorgy Ligeti lo studio Fanfares (eseguito da Volker Banfeld)...
...e i 10 pezzi per quintetto di fiati:
... infine, un vero autore di musica minimalista (malamente stracopiato dai pianisti nostrani, Einaudi in testa): Steve Reich - Eight Lines eseguito dallo Steve Reich Ensemble:
Qui finisce il nostro (per ovvi motivi) breve blando viaggio nel pianeta Musica di Qualità. Alla luce di quanto avete visto e sentito, poniamoci alcuni punti di domanda:
- Dove si colloca il nostro amico Allevi? E' un pianista jazz?
- Si può definire un compositore contemporaneo?
- Nessuna delle due definizioni? Allora è un buon pianista di musica jazzata? O un bravo furbetto?
A voi la parola, care amiche e cari amici.
AlexSgobbio from Apulia
mercoledì 4 aprile 2007
Giovanni Allevi? Un mio giudizio con un buon 18% di polemica e 7 video-confronti
martedì 3 aprile 2007
Brad & Breakfast (assaggino) + guarda miei video con gli Allegro Con Fuoco
Affamati di buona musica? lo chef di ottantottottani oggi vi consiglia [exit music] eseguito dal trio del pianista Brad Mehldau (con Larry Granadier contrabbasso, George Rossy batteria):
brad mehldau trio - [exit music ]Radiohead cover
Se vi è venuto appetito, in basso a destra - dopo la sitografia - trovate il collegamento a YouTube con altri video di Brad Mehldau.
Meos allegri fuoco videos vide!
Watch my live performances with Happy with Fire!
gurada i miei video con gli Allegro con Fuoco!
Sul sito degli Allegro con Fuoco aggiunto un nuovo video dal nostro concerto al Teatro Magnani di Fidenza: "Indagini su un cittadino al di sopra di ogni sospetto"....
Cor d'ali Saluti da Crispiano
lunedì 2 aprile 2007
Firma l'appello di "Micromega": l'8 per mille alla Chiesa Valdese contro le offensive clericali e la passività dello Stato
campagna per l'otto per mille 2005
APPELLO LAICO
"Di fronte all’offensiva clericale volta a limitare irrinunciabili libertà e diritti civili degli individui (che andrebbero invece decisamente ampliati), e alla subalternità e passività dello Stato nelle sue istituzioni parlamentari e governative, benché non credenti in alcuna religione, in occasione della dichiarazione dei redditi invitiamo tutti i cittadini democratici a devolvere l’otto per mille alla Chiesa Evangelica Valdese che le libertà e i diritti civili degli individui ha sempre rispettato e anzi promosso, e che si è impegnata ad utilizzare i proventi dell’otto per mille esclusivamente in opere di beneficenza e non a scopo di culto o di sostegno per i ministri e le opere della propria confessione religiosa".
Paolo Flores d’Arcais, Umberto Eco, Margherita Hack, Vasco Rossi, Giorgio Bocca, Simone Cristicchi, Andrea Camilleri, Dario Fo, Michele Santoro, Oliviero Toscani , Franca Rame, Ferzan Ozpetek, Lidia Ravera, Umberto Galimberti, Lella Costa, Luciano Canfora, Bernardo Bertolucci, Mario Monicelli, Eugenio Lecaldano, Gennaro Sasso
campagna per l'otto per mille 2006
APPELLO AI CATTOLICI
"Noi cittadini cattolici, che tentiamo di testimoniare nella vita sociale ed ecclesiale un fedeltà la più coerente possibile al Vangelo e quindi critici e scandalizzati nei confronti di una politica dei vertici ecclesiastici sempre più tesa a usare il potere che deriva dal danaro, dalle clientele, dalle influenze politiche, dal dominio sulle coscienze per condizionare la politica degli stati e in particolare di quello italiano, riteniamo legittimo e forse doveroso negare a questo potere ecclesiastico il sostegno dell'8 per mille IRPEF.
Invitiamo tutti i cittadini italiani i quali, nonostante le intrinseche contraddizioni rispetto al principio di laicità, desiderassero comunque devolvere l’otto per mille a una espressione religiosa, a fare la scelta della “Unione delle chiese metodiste e valdesi” che le libertà e i diritti civili degli individui ha sempre rispettato e anzi promosso, e che si è impegnata ad utilizzare i proventi dell’otto per mille esclusivamente in opere sociali e non a scopo di culto o di sostegno per i ministri e le opere della propria confessione religiosa".
don Enzo Mazzi, Giovanni Franzoni, don Vitaliano Della Sala, don Raffaele Garofalo, don Gianni Alessandria, don Roberto Fiorini, don Franco Barbero, Francesco Zanchini, don Bruno Ambrosini, don Aldo Antonelli, Domenico Jervolino
Per l'appello ai cattolici clicca qui
siti web:
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lunedì 26 marzo 2007
Allegro con Fuoco in Puglia
Crispiano (TA) - Teatro Comunale
in esclusiva dal Conservatorio di Parma
Allegro con Fuoco trio in concerto

alessandrosgobbio t a s t i e r e
tomasmarvasi c h i t a r r a & c l a r i n e t t o
"Un pianoforte, una chitarra e un clarinetto per un repertorio di ascolto facile ed immediato, che va dalle colonne sonore dei film di Volonté a brani di stile improvvisativo, nei quali si fondono temi della grande musica classica, con suggestioni jazz e rock, in una serie di rimandi e di sovrapposizioni giocate sempre nel segno della curiosità, dell'intelligenza e del buon gusto, dell'ironia e del divertimento." (www.cemlira.it)
info concerto:
Lindbergh Teatro - cell. 340 8050897
e-mail: info@lidberghteatro.it
Teatro Crest - tel. 099 4725780
e-mail: info@teatrocrest.it
ingresso: euro 6,00
per informazioni sugli Allegro con Fuoco (mp3 e video) clicca qui
Etichette: Musica
domenica 25 marzo 2007
Dia: positive dal Bunker
∞ Personaggi de la comedia: ∞
Alejandro, sonatore et barone d'Underwrited
il Camus, o sia Francesco Camattini, contastorie
Enriques de Lazar, alias Lazzarus alias Enrico Lazzarini, contra bassista
Cesare Vincenti, chitaromane salentino
Andrea Rovacchi, valente et esperto factotum de lo studio
Italia, 21 novembre 2006
venerdì 23 marzo 2007
Concertino al Ratafià [parma 07]
Finalmente potete ammirare qui sotto alcuni fotogrammi sull'attività primaria dell'underwrited, realizzati dal bravo Matteo Mezzadri.
Il concerto è del neo-nato Duo-deno, ovvero l'underwrited con il cantautore e amico Francesco Camattini.
lunedì 26 febbraio 2007
In viaggio con Mozart (behind the scenes)
Lo scorso dicembre abbiamo avuto l'onore (l'onere?) di cantare il requiem di mozart in una località molto speciale....
Ufficialmente ingaggiati per cantare in una prestigiosa chiesa all'interno dello stato vaticano, i nostri cantori di norimbergamo trovano rifugio in una non meglio precisata hostaria romana...
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venerdì 23 febbraio 2007
Dopo un lungo travaglio

Con grande entusiasmo e quindici euro raggiungo la chiesa di S.Cristina. In ritardo - come al solito - e pronto ad acquistare "La scomparsa dei fatti" per chiedere un autografo a fine dibattito. Eppure sono le 21 in punto, l'incontro è già cominciato, la chiesa gremita di gente. Compro una copia del libro e a fatica mi ricavo un angolino di pilastro accanto ad altri spettatori. Un don Luciano in buona forma, intanto, racconta a Travaglio - seduto dietro l'altare, dietro di lui un grande striscione: P A C E - momenti della sua vita di prete "scomodo", per la curia e per il consiglio comunale ormai arci-stufi delle sue invettive filo-comuniste affisse all'ingresso della chiesa: striscioni contro la guerra, o di solidarietà agli sfrattati dal comune.
Martin Luther Scaccaglia resiste, non molla.
Il don si siede e Travaglio parte. Non sputa mai, non si concede pause. Snocciola eventi e date, tangenti e sotterfugi, dichiarazioni e smentite. Si potesse riprodurre al pianoforte quella incredibile prontezza dialettica, ne uscirebbe uno Strawinsky/Jarrett Duo. Proprio in serata, l'oratore torinese. Ora ironico ora drammatico, Travaglio "punge" il pubblico, e il "suo" pubblico reagisce, ride e applaude calorosamente. Ci si sente davvero meno soli mentre tra una battuta e l'altra si metabolizza tutti insieme la lista dei reati collezionati da Berlusconi, Andreotti, Previti e Dell'Utri.
Il Governo è caduto - e del doman non c'è certezza, ché al potere potrebbe tornare di nuovo il selfmademan di arcore - ma per adesso lasciateci riassaporare la dolce scoperta: non ci hanno ancora rincog...niti! Non tutti, almeno. Non del tutto.

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