Oggi ho suonato con il camus per la diretta di Rossoalicetv a Milano, giusto per dare un po' di numeri: 300km in auto e un'ora di musica per il pubblico cibernetico. Bellissimi gli JungleStudios ai Navigli, simpatici i fonici....certo però che suonare senza un pubblico reale, è davvero straniante! Impossibile captare istantaneamente il feedback della platea, entrare in contatto con chi dall'altro lato dell'LCD osserva lo spettacolo...mah.
Ci ho pensato un po' su, e giustappunto in serata ho fatto una capatina al concerto del pianista Alexander Romanovsky. Beh ragazzi, 'sto pischello ucraino è proprio un talento della natura. Che musicalità! E ha solo 23 anni: pubblico in delirio, tre bis, applausi strappati all'agricoltura...
E pensare che fior fior di giornalisti nostrani perdono inchiostro e dignità per tessere le lodi di pianisti non più enfant e giammai prodige (non faccio nomi: g.....ni al..vi). Ergo, dopo questa indimenticabile recital pianistico ribadisco che le recensioni, le spiegazioni tecniche, le giustificazioni stilistiche servono per difendere chi, pur non essendo "bravo", vuole o cerca di passare per tale.
Il bravo musicista (il giovane Romanovsky) crea emozioni, punto. Sei lì in platea che ascolti, osservi e non credi ai tuoi occhi e alle tue orecchie, ti emozioni, applaudi. E' così che doveva andare e così infatti è andata.
Applaudono tutti, pianisti presenti compresi: esaltati, sconsolati, nascosti tra le poltrone dell'auditorium, già post-venticinquenni, da oggi in cerca di una nuova professione, o di concerti per pubblico virtuale.
E fu sera e fu mattina: 4 ottobre.
Alexandrovsky da Parmaburgo
mercoledì 3 ottobre 2007
Milanoschi Vs Romanovsky
Etichette: Musica
giovedì 27 settembre 2007
mercoledì 26 settembre 2007
Foto pubbliche di un concerto privato
Concerto molto emozionante questo - di qualche giorno fa - qui immortalato dagli scatti dal buon Mathew... lochesciòn favolosa, pubblico generoso e ottima registrazione effettuata dal bravo Paolo Schianchi mediante tre panoramici e un carneade dell'Audio Recording, il trasduttore?!! 'na roba svizzera, boh...però funziona!
venerdì 7 settembre 2007
Quando sono nato
Quando sono nato non ho comprato il giornale! - ora ne ho la certezza.
Non perchè non fossi in grado di alzarmi, uscire dall'ospedale e richiederne copia al primo edicolante (o di spedirci l'infermiera per mio conto). Nemmeno perchè la dipendenza dal cordone ombelicale mi distogliesse per un attimo dall'incombenza; e in ogni caso mio padre mai! (penso) avrebbe perso un numero - proprio lui, don Nuccio l'Unitàvoro? - tanto utile per i miei compleanni a venire.
Sono passati oltre venticinque anni da quel giorno, ho scambiato tre paia di occhiali con quattro diottrie di miopia - come dire: Craxi per una brava persona. Poi con questa storia che sulla cinquina facevo baccano in casa con pentole e sottovasi, cercando (invano?) di andare a tempo, mi son ritrovato più a premere tasti che a starci con la testa in contesti diversi.
Ma il dilemma! Da lì, il bel letto d'ospedale, non mi era così manifesto: che a Martina Franca - quel giovedì d'aprile '82 del dopo P2 - i giornali, non sono mai arrivati.